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Il colore dell'acqua

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La luce è un piccolo range di onde elettromagnetiche definibile come "visibile". Questo significa che delle onde che entrano nell'occhio solo una piccola parte riesce a stimolare le cellule in modo tale che queste inviino impulsi nervosi interpretati dal cervello.
In questo range, detto anche spettro visibile, sono comprese onde di diversa lunghezza: queste differenze sono interpretate come differenti colori. Si potrebbe dire che lo spettro visibile sia in parole povere quello che viene chiamato arcobaleno, infatti le onde di lunghezza minore sono viola, quelle di lunghezza maggiore rosse, passando per il blu, il verde, il giallo e l'arancio.
Il colore che percepiamo di un oggetto è composto da quelle onde riflesse dalla superficie dell'oggetto che quindi arrivano nostro occhio. Non tutti i colori "esistono" nello spettro, ma solamente come nostra interpretazione. Per esempio se l'oggetto in questione riflette tutte le onde vediamo il bianco, se le assorbe tutte vediamo il nero. 

In acqua non valgono le stesse regole fisiche studiate per l'aria perché le onde che viaggiano in materiali di densità differente si comportano in modi leggermente diversi.
Tanto per cominciare la luce quando incontra la superficie dell'acqua devia, venendo in parte riflessa e in parte rifratta. Per questo motivo sott'acqua è più buio che all'esterno, perché passa meno luce, soprattutto all'alba e al tramonto o quando il mare è mosso. Inoltre quando si immerge per esempio un bastoncino in un bicchier d'acqua si può notare come questo appaia "spazzato", effetto dovuto proprio alla rifrazione. Allo stesso modo la luce risulterà più soffusa e meglio distribuita, fenomeno accentuato inoltre dalla deviazione dovuta al particolato di sospensione.
Secondariamente le onde elettromagnetiche, passando da un mezzo meno denso  ad uno più denso rallentano e quindi cambiano forma. Ma come abbiamo detto i colori non hanno tutti la stessa lunghezza d'onda e quindi man mano che si scende  scompaiono prima quelli con lunghezza d'onda minore ed infine il blu, che hanno lunghezza d'onda maggiore. Questo è il motivo per cui l'acqua, come l'aria d'altronde, appare azzurra oppure blu quando profonda.

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