Resine e riscaldamento a pavimento: convivenza possibile?
Di solito si parla dei pavimenti industriali in resina analizzandone gli usi in vari settori produttivi, ma non ci si preoccupa praticamente mai del fatto che nei locali è spesso presente un impianto di riscaldamento, e se si vuole mantenere una temperatura costante e uniforme di solito è a pavimento. Il dubbio sorge spontaneo in questi casi: la resina può essere usata anche se è presente un riscaldamento a pavimento?
Questi dubbi hanno un’unica, chiara risposta: sì. È la resina stessa, grazie alle sue proprietà , a renderla perfetta per l’installazione in presenza di un riscaldamento a pavimento, a patto di seguire le dovute precauzioni. È importante infatti che i pannelli radianti che compongono gli elementi del riscaldamento a pavimento siano incassati per almeno 2 mm nel massetto cementizio, in modo da fornire il fondo necessario all’applicazione in sicurezza della pavimentazione in resina.
Un altro vantaggio dato dall’utilizzo della resina è la sua estrema adattabilità , che consente di ricoprire un pavimento preesistente che a sua volta copre un impianto di riscaldamento a pavimento applicando lo strato di resina senza bisogno di intervenire con lo smantellamento del preesistente, purché sia in buone condizioni. Ciò consente di risparmiare sia i costi di smaltimento dei detriti, sia quelli di modifica delle strutture e degli infissi esistenti, dato che lo strato di resina arriva a massimo 0,8 cm di spessore. Fra le caratteristiche fisiche della resina si trova inoltre una buona conduzione del calore, che rende la pavimentazione resinosa adatta a diffondere al meglio il calore proveniente dal pavimento.
Al contrario di altre tipologie di pavimentazione, la resina è per sua stessa natura un materiale elastico, che risponde al meglio agli sbalzi termici che possono essere causati dal riscaldamento a pavimento, contribuendo alla durata nel tempo del pavimento stesso.
In caso di manutenzione all’impianto di riscaldamento a pavimento come si può intervenire? La risposta in questo caso non è univoca, anche per via della dimensione della zona di intervento. Se è stata applicata una resina epossidica e la zona di intervento è ampia, la soluzione migliore è procedere a un nuovo ciclo applicativo che preveda il rifacimento dell’intera pavimentazione, in modo da ottenere nuovamente una superficie uniforme. Se invece si opera in una zona specifica, è possibile procedere con la posa a spatola di un composto acrilico pensato per uniformarsi al pavimento già presente.
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